Hannah cita tra le sue prime influenze stilistiche l’estetica dei videogiochi a cui giocava religiosamente con il fratello maggiore. “Eravamo ossessionati da Zelda, Final Fantasy e dai vecchi giochi da pc come Grim Fandango e Black & White. I personaggi e i costumi di quei giochi hanno avuto un forte impatto sul mio lavoro.” Ora è nota per il suo stile ‘manuale’ e spesso decostruito. Se crescendo ha incontrato scene diverse, le influenze iniziali sono ancora forti. “I primi abiti che ricordo di aver personalizzato sono stati quelli delle mie Bratz,” ricorda. “Davvero, l’ispirazione la prendo da loro quando oggi penso allo styling o al design!”

Nostalgia a parte, Hannah ha lavorato con alcuni dei più promettenti stilisti di Londra, e ha collaborato su styling e accessori con artisti e brand emergenti. “Il momento più eccitante della mia carriera finora è stato lavorare con il brand ART SCHOOL sulla loro prima sfilata,” dice. “È stato magico vederla crescere.” Quanto al suo lavoro personale, “Per me è importante che non sia qualcosa di protetto, facile o controllato. La bruttezza rende le opere più provocatorie e nuove, e penso che se lavori con amore e fantasia, unicità e creatività vengono da sè.”

Per l’anno che verrà, Hannah ha un sacco di progetti in cantiere. “Sto preparando vari mix musicali, disegni, dipinti e mi sto preparando a lanciare nuovi pezzi del mio concept di abbigliamento e accessori.” I suoi obiettivi sono “collaborazioni, produttività e continuare a sostenere il mondo della moda DIY.” Dalle Bratz alle passerelle vere, Hannah è un vero terremoto per la moda londinese: “Nel futuro voglio essere il più ambiziosa possibile e diventare una SUPERSTAR.” Sempre che non lo sia già.