Londra. Accendete la radio tra le quattro e le sei del pomeriggio, e con ogni probabilità vi imbatterete in un qualche documentario di BBC Radio 4 sulla storia dell’architettura rinascimentale presentato da uno a metà da Richard Hammond, David Attenborough e vostro padre. In pratica: un sonnifero. Ecco, ora provate a spostarvi sul 106.8. Ci troverete Rinse FM, e più precisamente Emerald Rose Lewis che mette uno dopo l’altro “Bouf Daddy” e “Ding-A-Ling” come se fossero le quattro di mattina.

Negli ultimi tre anni, Emerald è passata da fare radio quasi per scherzo ad affermarsi come una delle voci più fresche del panorama indipendente. Su Rinse FM ha un suo programma tutti i giorni, e una volta al mese uno speciale su 2-step, UK funk, bass, house e garage. Nel 2017 ha curato con MIA il Meltdown Festival, e al momento sta lavorando al suo primo documentario di viaggio. Non male per una ragazza cresciuta a Shepperton, a pochi chilometri dal luogo di nascita di Ali G.

“Mio padre faceva il DJ in radio, negli anni Settanta/Ottanta,” spiega Emerald. “Avevamo una consolle in casa, e un sacco di dischi reggae, dub e hip hop. Mia sorella e io ci divertivamo a rubargli i vinili e a provare a mixarli.” A 19 anni si è trasferita a Londra, e grazie ad alcuni fortunati incontri nell’ambiente musicale ha iniziato a lavorare come presentatrice radio e DJ. “Direi che ha funzionato, perché mi piaceva fare serata,” dice sorridendo. Ma non è stata tutta una passeggiata: al suo approdo da Rinse FM si divideva tra i lavori di babysitter, assistente didattica e cameriera.

Cosa le ha insegnato questo viaggio? “A non perdere tempo sbattendoti per cose che non ti interessano veramente,” spiega Emerald. “È normale lavorare sodo per ottenere quello che vuoi, ma da fuori si vede quando stai facendo qualcosa che non ti piace. Quindi, indipendentemente dai soldi o dal resto, fate sempre le cose che vi interessano davvero, quelle di cui vi importa sul serio. Il resto, lasciatelo stare.”